Lettera di presentazione: come scriverla, come inviarla

La lettera di presentazione può essere definita come un breve documento che solitamente accompagna il curriculum vitae e che il soggetto in cerca di lavoro invia alle aziende per candidarsi alle posizioni aperte presso di esse. Nella lettera di presentazione è possibile esprimere quegli elementi relativi a noi stessi che nella schematicità del curriculum in formato europeo non possono essere compresi. Tuttavia tale lettera, per essere efficace, necessita di essere scritta correttamente. Al riguardo è, innanzitutto, importante scegliere la forma di scrittura più adatta, che può essere sia formale che informale. Per sapere quale dei due formati è più auspicabile nei singoli casi, si consiglia di leggere attentamente l’annuncio e di cercare di coglierne il tono: pertanto un’inserzione per un ruolo, per esempio, tecnico e analitico, richiede una lettera di presentazione molto formale e senza toni confidenziali; al contrario per un annuncio scritto in tono gioviale, magari per lavori di stampo creativo, andrà meglio una lettera dal tono maggiormente informale e colloquiale. È sempre consigliato, in ogni caso, scrivere frasi semplici e chiare, senza lasciare al caso il tono educato, sia in fase di apertura e chiusura. Ma, in concreto, cosa scrivere in tale documento? Occorre presentare brevemente sé stessi, lasciando spazio a qualche dettaglio interessante circa le proprie attitudini e inclinazioni, e la propria esperienza di studio e lavorativa in linea con la posizione alla quale ci si sta candidando. È importante ricordare che non è necessario riportare tutti i dettagli ampiamente spiegati nel curriculum vitae, ma la funzione della lettera di presentazione è proprio quella di porre in evidenza le caratteristiche personali rilevanti, i propri punti di forza e le esperienze significative per quel tipo di posizione. Inoltre è molto interessante inserire nella lettera la motivazione per il quale secondo voi dovreste essere scelti, poiché questo solitamente incuriosisce i selezionatori. Per quanto concerne la lunghezza non occorre esagerare, meglio essere brevi e chiari, in quanto testi troppo lunghi rischiano di annoiare prima del tempo coloro che si occupano delle risorse umane.